HOME

 

 CONTATTI

 CHI SIAMO

REPORTAGE DAL BRASILE

GIGANTE DORMIENTE di Giuseppe Fenza

CARACAS – Anno 2001

È bella Caracas, ordinata malgrado le sue enormi dimensioni.

In Caracas vive mio figlio con la sua magnifica sposa venezuelana e la loro piccola bimba.

Quest’anno ho visitato il Venezuela per due volte e posso proprio dire di averlo analizzato e conosciuto, dalle spiagge caraibiche sino alle selve amazzoniche ed alla Gran Sabana.

All’estremo sud della Gran Sabana c’è la piccola città di Santa Elena ed a pochi chilometri il confine con il Brasile.

A Santa Elena gli abitanti sono soprattutto brasiliani, quindi, pur essendo in Venezuela sono entrato in contatto con questa nuova gente.

Con questa strana razza di uomini, miscuglio di popoli antichi che hanno miscelato i loro geni per fare un uomo nuovo per un mondo nuovo.

 

Mi hanno colpito molto i brasiliani per la loro laboriosità, il loro decisionismo, la loro tenacia nel superare gli ostacoli che la vita inevitabilmente frappone loro.

BRASILE – Anno 2002

Naturalmente il mio percorso non poteva portarmi che in Brasile, ed allora caro amico voglio proprio spiegarti come è fatto questo paese.

Quanto è grande il Brasile?  Se prendiamo come esempio l’Europa, l’altezza del Brasile va dalla punta estrema a sud della Sicilia sino alla punta estrema a nord della Norvegia.

La larghezza del Brasile è uguale alla distanza tra la costa atlantica della Francia, sino ai monti Urali, in Russia.

Come vedi il Brasile è difficile da valutare con il nostro metro europeo. La maggior parte delle acque dolci del nostro pianeta sono in Brasile.

La maggior parte delle foreste del pianeta sono in Brasile.

L’immenso Brasile è un colosso addormentato di cui i primi ad attendere il risveglio sono proprio i suoi abitanti.

Questo risveglio è auspicato di anno in anno ma è sempre rimandato, il giorno in cui il Brasile si risveglierà e prenderà il posto che gli spetta nel contesto internazionale, sarà uno dei giorni migliori per l’umanità.

Naturalmente ci sono differenze nel carattere dei suoi abitanti, differenze enormi tra nord e sud, con le grandi isole umane di Rio de Janeiro e San Paolo che formano dei brasiliani diversi dal resto del paese.

Molte cose accomunano comunque i brasiliani, il loro ottimismo, l’ospitalità, il vedere sempre in una persona "diversa" come può essere uno straniero, un’opportunità di arricchimento del loro spirito e delle loro conoscenze.

Essendo io di sesso maschile voglio parlare delle donne del Brasile, naturalmente se fossi di sesso femminile farei le stesse riflessioni sugli uomini del Brasile.

Il primo impatto porta a delle valutazioni estetiche, i lineamenti del volto sono quasi sempre diversi dai nostri canoni di bellezza in Europa.

All’inizio si stenta a vedere la bellezza nei visi delle brasiliane, ma quando ci si abitua non si può più farne a meno.

Pensa amico che io ora, a Milano, cerco disperatamente tra la folla un volto brasiliano, il vederlo mi darebbe il sollievo che un bicchiere d’acqua darebbe a un assetato.

Poi gli splendidi occhi, sempre un poco infantili e riflettenti un animo semplice, un animo che vuole vivere l’oggi come se fosse l’ultimo giorno della vita.

I capelli sono magnifici, pur nelle diverse tonalità date dalla fusione di molte razze, sono sempre bellissimi e fatti per essere accarezzati.

I corpi delle giovani brasiliane sono la perfezione assoluta, la loro pelle ambrata è delicata come un velluto.

In questo mondo sempre più portato all’indifferenza, se non addirittura all’odio, le brasiliane credono ancora nell’Amore. È un amore senza calcoli, senza proiezioni per il futuro, e per questo, non avendo lacci psicologici è un amore totale.

È un amore che trasforma anche il partner, lo rende migliore, lo fa diventare un amante meraviglioso e pieno di attenzioni.

Cresci in fretta, piccolo gigante Brasile.  

 

 

CLICCA SULLE IMMAGINI PER INGRANDIRLE

017.jpg (114007 byte)

 

BOA VISTA

La città di Boa Vista è uno splendido insediamento all’estremo nord del Brasile.

È l’unica grande città brasiliana posta al di sopra dell’equatore e quindi fa parte del nostro emisfero, l’emisfero nord.

Boa Vista, essendo una città nuova ha una urbanizzazione molto moderna, con viali alberati molto ampi, strade e piazze ben curate, giardini e fontane.

Ha un’aeroporto internazionale molto efficiente, servizi di taxi e di omnibus efficienti.

Ho alloggiato all’hotel Uiramutam che si affaccia su Praça das Águas, la camera matrimoniale per due con condizionatore, frigo, televisore, costa quarantacinque euro per notte. È l’hotel più costoso, con ristorante e piscina.

Anche i ristoranti sono ottimi con prezzi dimezzati rispetto alla stessa qualità di Milano.

Boa Vista è la capitale dello stato di Roraima, un territorio grande come un terzo dell’Italia e con una popolazione di trecentomila abitanti.

L’economia di Boa Vista si basa soprattutto sui trasferimenti di denaro che lo stato centrale brasiliano passa alla capitale.

Pochissime industrie e purtroppo mancanza di quel tessuto artigianale che forma professionalmente i lavoratori e trasmette lo spirito per intraprendere iniziative.

Anche l’agricoltura non è all’altezza delle potenzialità. Considerando l’abbondanza di acqua e di sole, solo una piccolissima parte del territorio è utilizzata per coltivazioni di riso, di ortaggi ed un poco di allevamento di animali.

Lo stato di Roraima, però, malgrado questi difetti ha una bilancia commerciale in attivo.

Questo perché ha una grossa produzione di legname, ha miniere di oro e di diamanti, miniere di cassiterite, da cui si estrae lo zinco.

Il territorio di Roraima era il paradiso dei garimpeiros, i cercatori di oro e diamanti. Ora le nuove leggi impediscono gli scavi e la ricerca, se non ad aziende debitamente autorizzate dallo stato.

Una buona parte del territorio, posto a nord e grande all’incirca come la Lombardia, è proprietà esclusiva degli indigeni e dunque l’unico modo lecito per attraversarlo è con la strada che collega Boa Vista a Santa Elena, in Venezuela.

Tornando all’economia di Boa Vista direi che non più di un venti per cento della popolazione lavora direttamente nell’amministrazione statale e nei lavori pubblici.

Il denaro che così si crea va a mantenere un altro venti per cento di professionisti e addetti alle vendite ed ai servizi.

Rimane una grossa fetta della popolazione, penso il cinquanta per cento o più, che vive delle briciole lasciate da chi ha un vero reddito.  

La cosa strana però, per chi di noi europei pensa di vivere nella migliore delle società possibili, è lo straordinario senso civico e la straordinaria civiltà di queste masse povere.

Il Comune vende lotti di terreno di trecento metri quadri, perfettamente urbanizzati, a circa mille euro. Comprato il terreno costruisci la tua casetta, senza pretese, anche in legno.

Per chi ne ha diritto il Comune da delle case popolari, sono piccole villette che vengono cedute o con affitti bassissimi, oppure in vendita con mutui agevolati.

Naturalmente queste masse non possono avere un’automobile ma usano soprattutto la bicicletta, gli omnibus pubblici ed i taxi condivisi, in cui paghi un quarto della tariffa totale, che è peraltro già bassa. Esclusa l’automobile queste masse povere hanno tutti gli altri beni di consumo, quali il televisore, il frigorifero, il telefono.

L’istruzione di base e la sanità sono assicurati per tutti dallo Stato.

Boa Vista è la città più pulita che io conosca. Non ho mai visto un netturbino, forse perché le pulizie vengono fatte all’alba, mentre io dormo, la cosa strana è che a sera il trovare un pezzetto di carta per terra è un’impresa, è più facile trovare funghi porcini sulle mie montagne che trovare una lattina o una bottiglietta di birra nell’erba dei giardini. Anche la pulizia delle strade nei quartieri più poveri è esemplare. Se non ho mai visto un netturbino devo pensare che i boavistensi amano la loro città e sono inoltre persone di alta civiltà.

021.jpg (77926 byte)
030.jpg (59415 byte)
031.jpg (93973 byte)
037.jpg (72429 byte)
039.jpg (138024 byte)
04.jpg (56405 byte)
041.jpg (116518 byte)
05.jpg (59739 byte)
       
051.jpg (44839 byte)

PRAÇA DAS ÁGUAS

È bella Praça das Águas, bella, pulita.

L’acqua delle fontane, portata dal vento, forma piccoli arcobaleni col sole al tramonto.

C’è serenità in Praça das Águas, le mamme accarezzano i loro piccoli passeggiando nei giardini di portulache.

Bambini si rincorrono in un girotondo di gioia attorno alle fontane.

Altri bambini corrono felici con le piccole auto elettriche, con i pattini a rotelle, con le piccole biciclette.

È bellissimo, dolce, il tramonto in Praça das Águas.

Si accendono i lampioni della piazza e la loro luce, unita alla luce del sole al tramonto, crea effetti suggestivi sulle fontane, si riflette sulle acque e sui marmi, si unisce alla luce della luna che sbircia dalle nubi.

Serenità, gioia, pace, amore.

Praça das Águas assomiglia all’immagine del Paradiso che tutti noi sogniamo.

Non uno screzio, non un capriccio di un bimbo, nessun pianto, nessun litigio,

Praça das Águas rende tutti più buoni, rende tutti felici.

Ed io, seduto su questa panchina di marmo, piango.

Piango pensando alla mia amica Glenda, che vive in un quartiere dal nome bellissimo "raggi di sole", ed in una via suggestiva "via delle stelle".

La sua casa è di legno, è povera la sua famiglia, i bambini corrono a piedi scalzi.

Sono molte le famiglie come la sua, troppe. Famiglie senza un futuro.

Questi bambini non correranno mai in Praça das Águas, non hanno i vestiti adatti, non hanno il denaro per i gelati, per i lecca lecca, per il noleggio delle auto elettriche. Piango.

Piango pensando alla mia Elaine che se ne è andata a Manaus dalla sua mamma, piango pensando ai momenti felici che abbiamo passato assieme.

O forse non erano momenti, era un’intera vita passata in una settimana, tutte le gioie di un’intera vita concentrate in una settimana.

Anche la luna mi spia sbucando da una nuvola, forse vorrebbe consolare il mio dolore, poi si vergogna e si nasconde di nuovo.

Malgrado tutto questo dolore io ti amo Praça das Águas, ti amo Boa Vista, ti amo grande gigante dormiente, immenso Brasile.

Giuseppe Fenza

 

Scrivi a Giuseppe 

054.jpg (65373 byte)
057.jpg (66687 byte)
058.jpg (53569 byte)
 
068.jpg (72311 byte) 07.jpg (55686 byte) 072.jpg (57767 byte)
064.jpg (74721 byte)
08.jpg (55038 byte)
080.jpg (71902 byte) 061.jpg (68351 byte) 059.jpg (61428 byte)

promobrasil